L'Abile Teatro presenta

nebulae

la felicità non

è una sedia

Spettacolo di teatro-danza urbana dove gli interpreti pronti a portare in scena la loro coreografia, si rendono conto di non aver più voglia di ballare, ossessionati da un solo interrogativo:
Perché non sono felice?

La ricerca della felicità li fa deragliare verso nuovi linguaggi, abbandonando i loro ruoli, entrando in conflitto e ingaggiando il pubblico per aiutarli. La loro ricerca li porterà a rivelare allo spettatore un’unica inoppugnabile certezza:
La felicità non è una sedia. 

posta.nebulae@gmail.com
Durata: 30 minuti
Genere: Teatro/Danza Urbana
Di: Mirco Bruzzesi
Con: Daniela Manetta
e: Alessio D’Urso
Regia: Mirco Bruzzesi
Coreografie: Simona Ficosecco
Costumi: Liubov Kuznetsova
Trucco: Riccardo Socionovo
Produzione: L’Abile Teatro

Teatro Danza Urbana

Creato per essere rappresentato in strada Nebulae permette al pubblico, grazie l’impiego di nuovi linguaggi, di avvicinarsi al mondo della danza contemporanea, di divertirsi e di incuriosire.
Approfondimento

la felicità non

è una sedia

La felicità è un mistero. La rincorriamo senza capire esattamente dove trovarla.

I nostri modelli sono basati per lo più sul possesso: la bellezza, il successo, la ricchezza, una sedia bianca. E pur quando riusciamo a raggiungerli con enormi sacrifici, sentiamo comunque di essere vuoti e insoddisfatti. E torniamo al punto di partenza: l’incertezza.

L’incertezza, la nebbia che avvolge ogni cosa, è l’habitat naturale della vita umana. Eppure la speranza di sfuggire ad essa è il principale ingrediente della felicità. Vorremmo vivere una felicità autentica, ma questa sembra rimanere costantemente ad una certa distanza da noi. 

E per quanti sforzi facciamo per avvicinarci, lei si allontana.

Ma cos’è in definitiva la felicità? Se questa domanda sembra sfuggire alla nostra comprensione, forse abbiamo solo bisogno di cambiare il modo di guardare le cose. Invece di cercare la felicità all’orizzonte, dove ci viene suggerito possa trovarsi, potremmo cercarla nel viaggio da compiere. Invece di sfuggire all’incertezza, potremmo accoglierla emozionati. Invece di cercarla fuori dal nostro controllo, potremmo riconoscere la felicità che è già nostra.